MESSINA — I francesi per dire 80 dicono quatre-vingt. 4 volte 20. E mai numero si addice meglio al quel giovanotto di Titti Magnisi. Titti, infatti, oggi compie per la quarta volta vent’anni perché tale è il suo spirito: giovane e ribaldo, scanzonato e sfottente, permaloso senza rancore, perbene e signorile, lamentoso quanto basta, ma anche trasferte e ricordi, aneddoti e “passate”, giovanile, gagliardo, disincantato, amabile e brontolone, disponibile e merce rara al giorno d’oggi educato.

E certamente potremmo continuare con tutto il dizionario dei sinonimi di galantuomo. Ma in genere i complimenti si fanno nei “coccodrilli” quando la gente passa a miglior vita e siccome il buon Titti con tutti noi, la miglior vita la trascorre nei quasi 5 ettari dell’impianto di rugby di Sperone Arturo Sciavicco, noi vogliamo fargli i nostri migliori auguri, ricordando che nel libro di Pino De Lorenzo, che celebra gli 80 anni di rugby a Messina, si parla di Titti Magnisi una pagina si e l’altra pure.

Non c’è leva agonistica, che non sia stata allenata da Titti negli ultimi 30 anni. Per tutti i suoi allievi è il Professore. Ha sgrezzato portandoli, come insieme qualche volta diciamo dall'”antirugby” al rugby. Ovvio non sempre riuscendoci, ma come dice Titti c’è sempre tempo e la pazienza è dei forti.

Quindi caro Professore, siccome sappiamo bene che di ruoli dietro una scrivania non vuoi assolutamente sentir parlare, goditi l’estate, la festa e la tua amata famiglia, la panchina è là che ti aspetta, tanto tua moglie sa che a una certa ora devi salire al campo.

Auguri Professore ti vogliamo bene.