Sabato 16 giugno presso la nostra club house dello stadio Arturo Sciavicco si è svolta la manifestazione “Lo Sport Non Dimentica”. Un evento che ha visto protagonisti i ragazzi aderenti al progetto del Dipartimento Giustizia Minorile Ufficio Servizio Sociale per Minorenni e i volontari dell’associazione Libera.
La giornata si è articolata in due momenti principali, ognuno con un forte impatto formativo e emotivo sui partecipanti.
Il primo momento, di carattere sportivo, ha visto i ragazzi impegnati in una seduta di allenamento. Lo sport, come spesso accade, è stato il veicolo per trasmettere valori fondamentali come il rispetto delle regole, la disciplina e il lavoro di squadra. I giovani partecipanti hanno potuto sperimentare il piacere del movimento fisico e la soddisfazione di lavorare insieme per un obiettivo comune.
Il secondo momento della giornata è stato dedicato alla memoria e alla riflessione. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di ascoltare la testimonianza di Marco Pandolfo, figlio del neurochirurgo Nicola Pandolfo, vittima della ‘ndrangheta ucciso il 20 marzo 1993 perché non riuscì a salvare una bimba figlia di un boss. Le parole del figlio Marco Pandolfo hanno toccato profondamente tutti i presenti, offrendo una testimonianza diretta del dolore e delle difficoltà vissute da chi è stato colpito dalla violenza mafiosa. La sua storia ha offerto un prezioso spunto di riflessione sull’importanza della memoria e del ricordo della vittime della mafia perché si possa continuare a lottare per una società più giusta e libera dalla criminalità organizzata.
La manifestazione “Lo Sport Non Dimentica” si è rivelata non solo un momento di sport e aggregazione, ma anche un’occasione altamente formativa, durante la quale i i ragazzi hanno potuto riflettere su temi di grande rilevanza sociale.
Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata indimenticabile: Tiziana Tracuzzi referente regionale di Libera in Sicilia, Paola Toscano Funzionario della Professionalità pedagogica presso l’Ufficio Servizio Sociale per Minorenni di Messina e ovviamente Marco Pandolfo.